Calcio Femminile Italia: “Tutti quanti lavoriamo nel nome della crescita del calcio femminile”

Alessandra “Alex” Spagnolo incontra Calcio Femminile Italia, nuovo partner di Ragazze Nel Pallone.

Due cose è impossibile non notare di questa intervista con Calcio Femminile Italia: la prima è la sincera emozione di Alex nell’aprire questo ciclo di cinque incontri con i media partner di Ragazze Nel Pallone, segno che questo legame è forte ed importante.

La seconda è la naturalezza con cui Marco Villani, ospite dell’intervista, enuncia concetti fondamentali e decisivi per il futuro del calcio delle donne: segno che qualcosa di importante sta accadendo nella nostra cultura popolare; anzi, forse qualcosa di importante è già accaduto.

Ma andiamo con ordine: l‘introduzione di Alex non è di quelle ordinarie, va subito a toccare concetti profondi: afferma che ciò che lega Ragazze Nel Pallone ai partner sono i valori condivisi e la visione del futuro. Insomma, il punto di partenza e quello di arrivo di un progetto di vita.

L’obiettivo genuino di Calcio Femminile Italia

Appena Marco Villani comincia a descrivere la realtà di Calcio Femminile Italia, affiorano concetti che qualificano il calcio delle donne ed inquadrano l’atteggiamento con cui questo nuovo partner di Ragazze Nel Pallone concepisce il proprio ruolo nel mondo dell’informazione sportiva.

…l’obiettivo comune è quello genuino di voler far crescere il nostro movimento nel modo più sano e puro possibile…”; frase breve, aggettivi intensi e scelti non a caso: “genuino”, “sano”, “puro”. A pensarci, sono gli aggettivi che viene spontaneo in ognuno di noi associare al calcio femminile; solo che qui vengono collegati anche e soprattutto al concetto di crescita del movimento: si sta parlando non solo del presente, ma soprattutto del futuro del calcio delle donne.

Attenzione poi, non sfugga assolutamente quell’aggettivo possessivo: Marco Villani dice “nostro”. Il fatto è che lui è un uomo, e quel “nostro” è davvero una parola per nulla scontata, se non palesemente in controtendenza. Su cento uomini, quanti definirebbero così il movimento calcistico femminile ?

Qualcosa è cambiato

E solo cinque anni fa, che probabilità c’era di sentire quel “nostro” da parte di un uomo in un’intervista ? Difficile dirlo, ma si giurerebbe che il numero tende a zero. Ma con Calcio Femminile Italia è accaduto, e non è certo un caso. Qualcosa sta succedendo, nella cultura del nostro paese.

E di certo un’altra frase rende questa intervista meritevole di essere vissuta: “…si lavora genuinamente, ed è fantastico…”; così Marco, interpellato da Alex a questo proposito, descrive il modo di lavorare di Calcio Femminile Italia, progetto editoriale che sostiene il calcio delle donne “…senza secondi fini…”.

Così molte realtà del web stanno portando avanti un’idea di calcio alternativa, priva di quell’equazione fra vittorie ed alti ingaggi percepiti da chi va in campo, dove la tua beniamina non è in vendita al migliore offerente mentre giura fedeltà alla maglia.

Alex del resto lo aveva sottolineato all’inizio: il web riempie un vuoto lasciato dai media più tradizionali, come le televisioni.

Le atlete giuste per il futuro della Nazionale

C’è spazio poi anche per scendere nell’ambito tecnico, si parla della recente prestazione della nostra Nazionale nell’Algarve Cup, persa in finale soltanto ai rigori, contro la Svezia.

Qualcosa è mancato dal punto di vista mentale, ma l’Italia è piaciuta a Marco Villani, che cita come fondamentale per il futuro l’apporto di calciatrici giovani ma già in grado di incidere, come Benedetta Glionna, Agnese Bonfantini, Beatrice Merlo, Greta Di Luzio, ed Arianna Caruso, ventiduenne che “gioca come una veterana, sia in nazionale che nella Juventus…”.

Tutte atlete, quelle nominate, destinate a ricoprire un ruolo decisivo, quando si porrà il problema di un ricambio generazionale nelle file della massima rappresentativa italiana. E fra i futuri pilastri della Nazionale, Marco aggiunge Giada Greggi, giocatrice della Roma, che si è ripresa con caparbietà da un recente infortunio.

Calcio Femminile Italia per il futuro del movimento

E con queste prospettive, si comprende ancor meglio l’auspicio di Marco Villani, quando dice: “…mi auguro che ci si renda conto di quanto siamo forti…”; si riferisce alla presa di coscienza da parte del grande pubblico degli appassionati, perchè è venuto il momento di rendersi conto che il movimento femminile è una realtà, una realtà bellissima.

E Calcio Femminile Italia ha le idee molto chiare sul ruolo che la sua realtà editoriale dovrà interpretare: “…non so dove potremo arrivare, so che siamo tutti quanti determinati, più che ad arrivare noi da qualche parte a far arrivare tutto quanto il mondo del calcio femminile, in Italia e non solo, veramente molto lontano…”

Non serve aggiungere altro, per comprendere che il movimento calcistico delle donne ha finalmente trovato non solo l’intima convinzione di poter finalmente uscire dallo steccato in cui lo avevano rinchiuso in tempi ormai remoti, ma anche di avere nel mondo web le giuste sinergie per poter entrare finalmente per sempre nel cuore degli appassionati. Qualcosa sta succedendo. Qualcosa è già successo.

Del resto, nel corso dell’intervista, Alex aveva già inquadrato bene il concetto con il suo commento: “…siamo sulla buona strada, abbiamo preso il binario e da qua nessuno ci smuove, questo è poco ma è sicuro…”

Marco Tamanti Pallone al Femminile