Kobe e Gigi, ad un anno della scomparsa

L’ultimo Tweet di Kobe Bryant prima di andarsene con cui l’ex giocatore di Los Angeles si congratulava con Lebron James per averlo superato con i suoi 33644 punti al terzo posto nella classifica dei marcatori NBA è un passaggio di testimone che racconta in due frasi l’atteggiamento di Bryant dentro e fuori dal campo.

Un guru che ha sempre guardato al futuro del gioco anche dando una visibilità al basket femminile che nessun ex giocatore NBA ha supportato con la stessa fermezza.
Se Gianna avesse avuto modo di portare avanti la strada che aveva intrapreso sarebbe certamente diventata una grande cestista, come il padre, ma anche come tutte le ragazze della WNBA che le gravitavano attorno, con cui si allenava, con cui si confrontava allenamento dopo allenamento, fra tutte Sabrina Ionescu, la giovane stella delle New York Liberty che di Gianna era amica ma anche modello di gioco.
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Bryant è per la pallacanestro mondiale una legacy, un lascito di un atteggiamento che vede il basket come una tradizione da passarsi di mano in mano, di bocca in bocca. Di padre in figlia. Inutile dire che non potremo più far nulla per vedere Gianna in campo, ma possiamo continuare a portare avanti questo messaggio.

di Giorgia Bernardini, Zarina_newsletter